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IL DELTA DELL’EBRO - Spagna

Località 40°43′N 0°44′E

 
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1. Il delta dell’Ebro
 
 
DeltaEbro
2. Il delta dell’Ebro
 
 
 

Panoramica generale

Il parco naturale del Delta dell'Ebro si trova nella provincia di Tarragona, nella parte sud-occidentale della Catalogna. È formato dal fiume Ebro, che sfocia nel Mar Mediterraneo nel Golfo di Valencia.

Per il suo fondamentale valore ecologico, economico, culturale, scientifico e ricreativo, nel 1993 il Parco Naturale del Delta dell'Ebro è stato incluso nella Convenzione di Ramsar, che è un elenco di zone umide di rilevanza internazionale. Con i suoi 320 km2 di estensione, il delta dell'Ebro è un vero paradiso per gli amanti del birdwatching, essendo questa regione umida un punto di sosta per più di 300 specie di uccelli migratori, come i fenicotteri selvatici e la più grande colonia di gabbiani di Audouin.

La geologia dell'area è costituita da strati sovraposti di soffici sedimenti fluviali che si trovano anche a meno di 1 m sopra il livello del mare. Il delta è continuamente modellato dai processi sedimentari, caratterizzati dall'equilibrio tra deposizioni ed erosione. La grande quantità di sedimenti trasportati dal fiume Ebro ha provocato l'insabbiamento e il conseguente abbandono del porto di Amposta, ancora porto marittimo nel IV secolo, mentre oggi si trova nell'entroterra lontano dalla foce del fiume. La foce primaria del fiume Ebro è attualmente protetta da diverse piccole isole fluviali, come le isole di Garxal (280 ha), Sant Antoni (170 ha) e Buda (1.231 ha).

Fenomeni osservati associati all'aumento del livello del mare (SLR)

A causa della bassa elevazione del terreno sopra il livello del mare, il delta dell'Ebro è molto esposto agli effetti dell'aumento del livello del mare, delle mareggiate e dell'erosione. Le dighe idroelettriche situate lungo il fiume (Mequinenza, Ribarroja de Ebro e Flix) hanno ridotto nel tempo la deposizione di sedimenti  provocando il successivo ritiro del delta. Allo stesso tempo, l'erosione marina sta provocando il ritiro della spiaggia e danneggiamento di infrastrutture costiere come il vecchio faro che attualmente è sommerso. Come tutti i delta del mondo, anche quello dell'Ebro è in subsidenza   per cause naturali (come la compattazione del suolo) e antropiche (come la diminuzione della falda freatica), provocando un'accelerazione locale dell'aumento del livello del mare e delle inondazioni dei fiumi dopo forti piogge. Inoltre, l'intrusione di acqua salata marina nelle falde acquifere, porta alla carenza di acqua dolce.

Effetti e questioni aperte

A metà gennaio del 2020, il delta del fiume Ebro è stato colpito dalla forte tempesta "Gloria" che ha causato vittime e gravi danni all'economia locale. L'area è stata definita zona disastrata dal governo spagnolo. I forti venti hanno spinto il mare nell'entroterra causando la sommersione di circa 3.000 ettari di terra e un terzo delle risaie del delta. Sebbene l'invasione di acqua marina all’interno delle risaie fosse un fenomeno già successo in occasione di precedenti eventi critici, non ha mai raggiunto tale estensione come in questa tempesta.

L’evento ha danneggiato le fognature causando il persistente allagamento di alcune zone che sono rimaste inaccessibili per giorni. Anche molte spiagge sono state gravemente colpite dalla tempesta. Ad esempio, l'istmo noto come Barra del Trabucador, vicino alla città di Sant Carles de la Ràpita, è rimasto sommerso per diversi giorni e molte strade sono state sommerse e inagibili per diversi giorni.

Un'altra zone del delta a rischio inondazione è l'area protetta dell'isola di Buda, che si è formata attraverso processi sedimentari durati migliaia di anni. Attualmente è l’habitat naturale di oltre 300 specie di uccelli.


Crediti immagini: 
1 - https://www.flickr.com/photos/calafellvalo/4244634668/ Flickr. Calafellvalo, CC BY-NC-ND 2.0
2:  https://www.flickr.com/photos/angela_llop/46744326131/ Flickr. Angela Llop: Delta de l'Ebre, Sant Carles de la Ràpita, CC BY-SA 2.0 - L'immagine è stata ritagliata
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